venerdì 16 dicembre 2011

REGALINI DI NATALE

Me l'ha insegnato una mia amica redattrice e editor in Bompiani:
A Natale regala biscotti fatti con le tue mani!
Costa un po' di fatica (ma un weekend in giro per negozi e deliri non è peggio che un weekend in casa, col forno acceso e le mani in pasta?), non molti soldi e, se non siete cuochi disastrosi e non regalate i biscotti a chi è a dieta ferrea, il regalo è graditissimo. Si consuma, con calma, si offre ad amici, si gusta.
La mia amica era bravissima e faceva biscotti vari e particolari.
Certo, potete usare anche la frolla comprata o l'impasto allo zenzero di ikea, ma non è la stessa cosa.


Io l'ho fatto quando ho regalato il mio libretto Merende e Merendine, la versione originale, fatta solo per amici (e la copertina aveva attaccato un vero biscotto).


Spazio pubblicitario: il libro costa meno di 5 euro e ora è pure scontato sul sito  (fino a lunedì, credo), potete regalarlo da solo o assieme a biscotti, o se siete abili marmellatai, alle vostre marmellate.
Fine dell'inciso pubblicitario.


I biscotti  a Natale da noi erano i "busolai" all'olio per la viglia, e le stelle al miele per le feste. Sono dolci difficilotti, vediamo se poi li posto e faccio.
Invece un'altra amica mi diede queste due ricette, entrambe buonissime. Lei è svizzera, e  le dita alle mandorle sono un gusto nordico. Quelli ebraici in compenso vanno bene anche per chi non crede nel Natale e ha paura del burro.
Questa volta le ricette non le trascrivo, perché i foglietti sono ben leggibili. 
E i biscotti li ho solo disegnati, per ora, ma sono facili da fare e non serve vederli. Fidatevi.


BISCOTTI EBRAICI 
(accanto alle dosi troverete la mia versione meno abbondante, in piccolo a matita, ma tutto è in proporzione)
Non si fanno sul tavolo, ma dentro a una terrina, mi raccomando...

Ne viene una pastella abbastanza tenera, che disponete a cucchiaiate sulla teglia unta d'olio, distanti tra loro (attenzione che non sia così liquida da disfarsi tutta), mettere a forno abbastanza caldo (180) e preriscaldato, per circa 20', ma regolatevi a occhio che ogni forno ha la sua...
Io metto arancia E cannella... vengono meno gialli che nel mio disegno... l'acquerello è acquerello ;)
DITA DI MANDORLE



 Premessa, io preferisco il burro alla margarina!!!!!!!!
Io me li ricordo a kiffel.... perché? Ma anche se risultano a bastoncini (come dita) il gusto è perfetto e non sono difficili, e nemmeno lunghi da preparare. 

Se non li volete regalare ricordo che quelli ebraici si possono mangiare alla vigilia, che sono di magro, gli altri la mattina di Natale, con una tazza di cioccolata bollente (trovate la ricetta agli inizi del blog). Tutti modi per far amare il Natale anche a chi non lo sopporta.

3 commenti:

  1. io a un paio d'anni non faccio regali più a nessuno. Non che prima ne facessi granchè, regalavo solo libri ai miei nipoti, ora solo quando posso, chè a Natale chi non ha un lavoro statale guadagna anche meno degli altri mesi.
    Merende e merendine è bello a prescindere dalle ricette, bei disegni, bei ricordi.
    Però biscotti che si chiamano Dita alle mandorle non li mangerei mai, è davvero un nome orrifico, mi fa pensare a Stephen King.

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  2. Laura, ti faccio gli auguri a distanza. Non so se sei già partita, spero di leggerti presto.

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  3. @lita. Io facevo tanti regalini, e mi divertivo... poi facevo anche la pesca miracolosa del ricclo nello studio a Milano. Ora meno e quest'anno... nisba! ricclo totale e forse qualche biscotto... :)
    @marzipan, mi ha fregato la bronchite, ma resto a Roma e dunque magari ci si saluta, ci si ubriaca o altro ;)

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