Nel mio caso l'amico è un disegnatore bravissimo, pittore e copertinista (ma senza la marmellata di Luciana e la vaniglia tahitana il risultatao sarebbe stato diverso).
Le sue copertine mi hanno speso segnalato libri e convinta, poi guardavo e dicevo: «Ma è di Onze!».
Questa di Tiziano Scarpa però no (il libro è bello assai, ma l'ho ricevuto da Tiziano).
Stefano Centonze, il suo sito è qui (cliccate sulle dita e vedrete tutto) e potete vedere una scelta delle sue opere in questo catalogo.
pittore...
È un cuoco bravo anche, soprattutto un amico di gran piacevolezza, con cui passare una sera a parlare di sesso, amore, rapporti, disegni, lavori, guadagni, fregature, amici, idee e a bere, off course!Così è stato che arrivando alle 20 per la lezione di pastafrolla da lui richiesta (una scusa per una bella serata), prima abbiamo bevuto, poi mangiato, molto parlato e infine era mezzanotte
dunque questa è diventata la:
PASTAFROLLA DI MEZZANOTTE!
Ingredienti (base)
• 500 gr. di farina
• 250 gr. di burro
• 180 gr. di zucchero
• 2 uova
• 1 pizzico di sale (piccolo)
Ingredienti (optional non usati in questa occasione)
1 tra questi:
• mezza o meno, bustina di lievito
• 1 cucchiaio di Rum
• poco più di zucchero
• 1 uovo in più
• 1 po' di buccia di limone grattugiata
• 80 gr. di mandorle grattugiate (e 50 gr. in meno di farina)
• 100 gr. cacao
• 50 gr. di ricotta
Procedimento (lo faccio spiccio)
• Tagliare il burro freddo a tocchetti piccoli
• fare fontana con la farina (lasciatevene sempre un pugnetto da parte) e lo zucchero, metterci il burro e cominciare a impastare un po' sbriciolando
• aggiungere le uova e il resto, in rapida successione, impastando velocemente.
Poi ché è opportuno avere le mani non troppo calde dice la leggenda che gli uomini sono più adatti. Magari invece passatele un momento sotto acqua fresca (in ogni caso qui ho impastato io).
• se serve aggiungere POCHISSIMA acqua fredda (un cucchiaio o due) o il Rum.
• dicevo: impastate velocemente, ma che diventi compatta e uniforme. Fatene una pagnottona (o 2 se volete sperimentare 2 varianti).
• Avvolgere in domopak o sacchetto di plastica, magari dopo aver avvolto in un canovaccio (vecchio uso) e mettere in frigo una mezz'oretta.
• Quando è rassodata e fresca stendete col mattarello sul piano infarinato (il marmo è il più adatto per tutta l'operazione). E qui il polso virile si vede, e anche la sua precisione che stende tutto pari... mezzo centimetro direi, ma va a gusto.
• Con delicatezza sollevate la sfoglia e poggiatela sulla teglia imburrata e appena un poco infarinata (pocoooo!). Ritoccate i bordi.
Crostata di arance amare
• Sulla sfoglia stendete la marmellata (questa è regalo di un'abile amica, fatta con arance e amaretta il giusto), ma non troppa, un velo.
• Sopra adagiate fette d'arancio non trattato, e un po' di zucchero di canna VERO (equosolidale, Mascobado e simili).
• Completate con ritaglietti di pastafrolla (senza le arance potete fare la classica griglia)
Variante simile è con le mele o le pere e marmellata di prugne o simile.
• infornare a 180° per circa 20' (non far bruciacchiare, appena colorire).
Fagottini di pinoli
• Ripieno: una bustina di pinoli, un po' di mandorle a striscette o macinate, pochissima marmellata, che leghi il tutto, e un cucchiaino di questa cannella che viene da Tahiti ed è fantastica, se guardo la foto ne sento il profumo... (procuratevela in qualche modo, nessun confronto con la solita vaniglia, nemmeno quella in stecca)
• Sulla sfoglia ponete a distanza regolare dei mucchietti di ripieno, grandi come una noce.
• Tagliate col coltello dei rettangoli (o col bicchiere dei cerchi) al cui centro stiano i mucchietti.
• piegare in due ogni "raviolo" e chiudere bene i bordi. Se volete spennellate con chiara d'uovo battuta... a me non va.
• Infornare ben caldo (180°), cottura veloce, non fateli scurire troppo (a chiacchiere ce ne stavamo scordando, ma erano poi perfetti).
Degustare i dolci tiepidi o freddi (come si deduce dalla foto).
Sperimentare con le varianti. La frolla è 1 (grossomodo questa, con magari il Rum), ma le vie della frolla sono infinite, ricordate però che quella con poco lievito non è più frolla, ma "pasta matta" :)
Che belle foto si vede che c'è passione per la cucina <3
RispondiEliminacucinare insieme chiacchierando, e continuare a chiacchierare mangiando quello che si è cucinato...
RispondiEliminaah, se vivessimo nella stessa città sai quante chiacchierate... ;-)
Cara Laura,
RispondiEliminaripetiamo l'esperienza. nel senso che anche la prossima volta tu insegni e io fotografo e stappo il vino.
un bacio e a presto
Onze
Sììì sììì, rifare! altre ricette e altro vino!
RispondiElimina@Massi stai lontano, ufffiiiii :( (o sto lontana io?)
@Finello, passione e divertimento, e l'amicizia abbondante come condimento :)
Onze... viene voglia di invitarlo a cena.
RispondiEliminaOnestamente il nome non lo ricordavo ma basta guardare le immagini postate per capire quante volte l'ho avuto sotto gli occhi. Ma non vale, son cresciuto a Coniglio e Liberazione..
L'ultima foto è un particolare dell'Ultima Cena?
Ma. dipende da dove abiti ;) Lieta per i tuoi materiali di crescita, ma Onze è pure su così tante copertine belle (anche come contenuti)... e a me niente invito?
RispondiEliminaUltima cena? ma noooo, altre ne verranno :D (toccati Onze)
però dovresti essere più precisa, per esempio tra gli ingredienti c'è la farina. Una volta che sono andata a comprarla, mi hanno chiesto che tipo volevo e io che ne so? così non ho risposto, ho lasciato che una dietro di me mi passasse avanti e sono scomparsa.
RispondiEliminaBel post, molto d'azione e d'avventura!
Thannks for this
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