sabato 21 maggio 2011

LE CIAMBELLE SE RIESCONO COL BUCO...

non sempre le ciambelle escono col buco... qui un racconto bellino di cosa possa succedere quando va tutto storto. E insegna che spesso in cucina non si può programmare (e che gli amici son bidonari).
Ma io parlerò di ciambelle col buco.
Queste sarebbero romane, ebraiche e pasquali, ma insomma a me pare che poi siano diventate romane tutto l'anno. Le ho imparate su un libro di cucina ebraica che tratta tutte le cucine ebraiche, l'azkenazita, sefardita e italiana. Ottimo.
Queste ciambelle (col buco) sono facili da fare ovunque, non servono attrezzi strani o bilance, solo una conca, un bicchiere (o una tazza) e la teglia o piastra da forno.
Il problema è che poi me le mangio tutte, perciò cerco sempre di regalarne un po'... in queste occasioni mi ricordo una ragazza di una fiaba, pigra e golosa, la madre disperata perché la figlia si è mangiata tutte le focacce che doveva vendere al mercato canta "la mia figliola sette focacce, tutte in un giorno se le mangiò..." passa un principe e le chiede che cosa canti, lei – vergognandosi – dice che cantava: "la mia figliola sette matasse, tutte in un giorno se le filò..." Il principe che cercava una moglie laboriosa la prende in sposa... il resto non ve lo racconto, ma la ragazza non sa filare e dunque arrivano 3 fate ad aiutarla (questa vecchia illustrazione le assomiglia un po').

È una fiaba molto divertente anche nel finale ehehhe
ma torniamo alle ciambelle, io ormai le ho mangiate eccome, ma eccovi come farle e badate, sono burro e senza uova, solo olio:

CIAMBELLE AL VINO (e olio)

1bicchiere d'olio
1 bicchiere di vino
1 bicchiere di zucchero
1/2 bicchiere di liquore all'anice (io abbondo)
Farina q.b. (con un bicchiere secondo me ne va quasi mezzo chilo, comunque cercate di non restare senza)


Chiaramente il quantitativo lo potete cambiare come vi pare, in realtà tutto ha la stessa proporzione, tranne l'anice.

PROCEDIMENTO

in una grande ciotola io sciolgo lo zucchero nel vino e poi unisco l'olio, e mescolo ben bene...

poi unisco la farina mano a mano, mescolando finché l'impasto non diventa sodo e difficile da mescolare...
 
allora lo rovescio sulla tavola infarinata (o continuo a impastarlo a mano dentro la grossa ciotola), cerco però che resti molto morbido, il più morbido possibile.

poi ne prendo pezzetti che allungo tra le dita con movimento rotatorio e poi acciambello.

in un piatto ho messo un po' di zucchero (semolato), ci schiaccio la parte che starà in alto della ciambellina poi la appoggio sulla piastra unta.

e così via, così via, così via...

Inforno a forno caldo e medio per... un tot (15 minuti?) dipende dal vostro forno, attenti a non bruciare sotto e a tirarle fuori ancora bianche e leggermente morbide, con appena una sfumatura di biscotto.

Appena posso le tolgo dalla piastra, le poggio a raffreddare su un tagliere di legno o un piatto, e appena posso non scottarmi le mangio!

Vanno fredde ovviamente, ma anche tiepidine... mmmm
se non le mangiate, ben chius enella latta o in un sacchetto, durano un bel po'.

Attenzione a mettere poca farina (ma non così poca da non riuscire a far le ciambelle), e attenzione alla cottura, se volete potete aggiungere qualche semino d'anice, se invece diate l'anice, o stolti, mettete un goccio in più di vino. Sono ottime nel caffè o anche con il vino, o senza nulla.


Questi biscotti sono perfetti da chiacchiere in compagnia, quelle sere che proseguono tra bicchieri (sigarette), parole e e amicizia, ma anche da soli, quando si legge un libro, e qualche briciola forse cadrà tra le pagine, ma è il prezzo da pagare alla perfezione. Ecco, scegliete il libro dalla libreria e provate...

Prossimamente prometto ricette di casa mia, giuro, ma prima dovrò parlarvi di una scoperta meravigliosa fatta a Procida, mi è costata una costola incrinata, ma ne valeva la pena!

6 commenti:

  1. Slurp, sembrano gustose! Ma... sei tu nelle foto?

    RispondiElimina
  2. buonissime, io le adoro! e sì, son le mie manocce da impastatrice :)

    RispondiElimina
  3. Le ciambelle mi piacciono molto (però senza anice) accompagnate da un bicchiere di vinsanto :) per inzupparcele dentro.

    RispondiElimina
  4. ecco. Mò m'hai fatto venì voglia. Altro che pasticcini! Vado a cercare le ciambelle!
    tua wandona tigrissima

    RispondiElimina
  5. al forno si ,le mangerei anche io,che non mangio dolci ne tantomeno le cose fritte.Brava.

    RispondiElimina
  6. Mi manca l'anice, altrimenti proverei a farle subito!

    RispondiElimina